Questa immagine molto recente probabilmente è la mia immagine preferita di tutti i tempi.
Ma come esce dalla macchina fotografica?
E’ la macchina che scatta o è il fotografo a costruire l’immagine?
Come e quanto è postprodotta?
Ecco il piccolo collage che propone lo scatto originale seguito da 2 versioni di postproduzione: colore e bianco e nero (l’immagine centrale – è lo scatto quasi identico, scattato a distanza di una frazione di un secondo con le stesse impostazioni).
Il mio meraviglioso soggetto è un bimbo di 2 anni – età non facilmente gestibile in studio fotografico. I bambini di 2 anni sono pieni di energia e vitalità, sono adorabili e bellissimi… ma non si metteranno mai in posa e non è detto che gradiranno il set fotografico accuratamente peparato per loro. Quindi la chiave per la creazione di un ritratto in questa età – coinvolgimento e gioco. Ogni sorriso ed ogni sguardo sono autentici. Questo rende i ritratti dei “toddlers” particolarmente significativi e belli.
Quindi il vero set con il flash da studio è stato snobbato (giustamente!) e ci troviamo alla finestra con la tenda. E’ l’unica fonte della luce in questa foto. Da qui il riflesso sul vetro e si intravede un po’ di erba e ghiaia che si trovano fuori.
La foto potrebbe sembrare leggermente sottoesposta ma non lo è se si guarda l’istogramma. Per me era assolutamente prioritario di non bruciare il dettaglio della bellissima chioma bionda. Il bilanciamento del bianco è impostato in Kelvin ed è volutamente più caldo. Da quì la facilità della gestione dell’immagine nella post-produzione.
Colore, esposizione e contrasto gestiti in Lightroom e portati a quella situazione che vedete nella seconda immagine del collage sopra. Anche conversione in bianco e nero fatta con Lightroom.
A seguire il fotoritocco nel Photoshop – eliminazione di qualche macchiolina sul faccino e sguardo più luminoso.
Il faccino è stato lasciato con un po’di sporco com’era – il bimbo ha giocato fuori pochi minuti prima di questi scatti e trovo adorabile questo dettaglio.
Questa immagine è bella sia in bianco e nero che a colori, non riesco ad espremere una preferenza forte per una o per altra, mi piacciono entrambe.
E’ da preferire versione bianco e nero o colore in funzione al contesto dove verrà appesa o appoggiata la stampa.